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GOCCE DI MONTAGNA

USO CONSAPEVOLE DELL'ACQUA, BENE PRIMARIO NEI RIFUGI ALPINI E IN ALTA MONTAGNA.

Chi ama la montagna non spreca la sua acqua

Gocce di Montagna è un progetto ideato da AKU e dalle Guide Alpine di San Martino di Castrozza per informare tutti gli escursionisti sull’uso dell’acqua, bene primario nei rifugi alpini e in alta montagna. Da sempre AKU è attivo in azioni volte ad una maggiore consapevolezza ambientale promuovendo un approccio sostenibile alle attività all’aria aperta come l’escursionismo, l’arrampicata, lo scialpinismo, il canyoning.
In particolare, le montagne ci parlano di due temi di urgente attualità: il cambiamento climatico e l’overtourism.

Un equilibrio fra persone e ambiente naturale

La montagna è un luogo particolare perché più sensibile ai cambiamenti: è una sentinella di quello che succederà in pianura. Gli effetti del cambiamento climatico sono più evidenti: eventi meteorologici estremi, il ritiro dei ghiacciai e la sempre più grave carenza di neve con conseguenze sulla disponibilità di acqua nelle valli sottostanti.

Un uso responsabile dell’acqua in montagna è fondamentale e ci insegna come usarla anche tornati a casa. Se questa è una risorsa preziosa nelle città e nel fondovalle, lo è ancora di più in montagna, dove la sua presenza e utilizzo da parte dei rifugi alpini è vincolata alla presenza di una sorgente e alla possibilità di un costante accumulo nelle cisterne.

Chi frequenta i rifugi deve essere a conoscenza di queste problematiche, in modo da usare consapevolmente il bene primario dei rifugi, l’acqua, e contribuire in tal modo anche alla tutela degli ambienti naturali.

Cosa posso fare per aiutare il gestore a non sprecare acqua?

1. limitare l’uso dell’acqua alle primarie necessità (evitare di sprecarla per lavare indumenti, scarponi, ecc.);
2. considerare l’impossibilità di lavarsi come fossi a casa;
3. accettare la limitata disponibilità del menù, con piatti proposti dal gestore anche sulla base della risorsa acqua;
4. limitare l’uso di piatti e stoviglie (la seconda birra bevila nel bicchiere della prima!).
  • Ti sei mai chiesto da dove arriva l’acqua in rifugio?

    Arriva da una sorgente, dal ghiacciaio, dalla pioggia o dallo stillicidio.

  • Quanta acqua consuma in media un rifugio alpino?

    75 lt. per lo staff del rifugio;
    40 lt. per un escursionista in mezza pensione;
    15 lt. per un escursionista a pranzo;
    8 lt. per solo uso servizi.

  • Quanta acqua posso usare quando arrivo in rifugio?

    Il gestore del rifugio usa l’acqua per cucinare, lavare pentole e stoviglie, per le docce e i bagni, per la pulizia del rifugio, per uso personale e dei propri collaboratori. Deve usare l’acqua in modo razionato in base alle condizioni meteo e ambientali.
    Chiedi al gestore di quanta acqua puoi usufruire!

  • Rifugio Pradidali, 2278 m, Tonadico TN

  • Rifugio Velo della Madonna, 2358 m, San Martino di Castrozza TN

  • Rifugio Rosetta, 2581 m, San Martino di Castrozza TN

La parola ai rifugisti

  • Bondì sono Mariano, gestore del Rifugio Rosetta.

    Quest'anno la neve arrivata in tarda primavera ci ha permesso di avere una buona disponibilità d'acqua, ma in futuro non sarà sempre così. L'acqua la prendiamo da un piccolo nevaio, esaurito quello dobbiamo portarla con l'elicottero. Per questo è importante avere cura dell'acqua in  montagna, bene primario dei nostri rifugi.
    Proprio per questo abbiamo aderito al progetto "Gocce di montagna", ideato da AKU e dalle guide alpine AQUILE DI SAN MARTINO DI CASTROZZA, che vuole informare chi arriva in rifugio sull'uso consapevole della risorsa acqua.

  • Ciao siamo Elisa e Piero, gestori del Rifugio Velo della Madonna.

    Da qualche settimana abbiano iniziato a pompare l'acqua dal basso, qui in quota ormai è esaurita. È bene sapere che noi gestori dobbiamo usare l’acqua in modo razionato in base alle condizioni meteo e ambientali.
    Abbiamo aderito al progetto "Gocce di montagna" perché l'acqua è un bene primario e proprio in rifugio ci rendiamo maggiormente conto di quanto sia importante. Qui possiamo imparare buone pratiche da portare poi anche a valle.

  • Ciao sono Duilio, gestore del Rifugio Pradidali.

    Da 30 anni salgo ogni primavera in rifugio e negli ultimi anni ho visto la situazione climatica cambiare parecchio. Per il nostro approvvigionamento dipendiamo prima di tutto dal Ghiacciaio della Fradusta che però è in continuo calo. Quest’anno la situazione acqua qui è migliore rispetto agli scorsi anni: abbiamo guadagnato una settimana in più di indipendenza (Duilio ride ironico).
    Anche noi abbiamo aderito al progetto "Gocce di montagna", ideato da AKU e dalle guide alpine AQUILE DI SAN MARTINO DI CASTROZZA.

Libretto delle Guide Alpine

Le guide alpine Aquile di San Martino, storico gruppo di guide alpine trentine, si confrontano quotidianamente con gli effetti del riscaldamento climatico e della pressione turistica. Per informare e sensibilizzare alpinisti ed escursionisti all’uso consapevole dell’acqua in montagna ogni guida consegnerà ai propri clienti il Libretto di Guida Alpina, un agile manualetto che contiene informazioni sulle buone pratiche per l’uso dell’acqua in rifugio.

Il Libretto di Guida Alpina era, al tempo delle prime ascensioni da parte dei turisti montani nelle Alpi, lo strumento che attestava la preparazione e competenza della guida. Oggi AKU e le Aquile hanno rivisitato il vecchio Libretto realizzando un vademecum dove, oltre alle buone pratiche in montagna, sono presenti anche dei cenni storici sulle Aquile, l’organico odierno delle guide e alcune pagine bianche sulle quali, guide e clienti, potranno annotare i loro pensieri a ricordo dell’escursione.

Le montagne, con i loro ecosistemi in equilibro sul vuoto, sono uno dei luoghi più sensibili e fragili della Terra.