Overtourism: un problema anche in montagna

cosa è overtourism in montagna

L'overtourism in montagna è un fenomeno sempre più preoccupante, concentrato in poche aree di grande attrattiva turistica. Si tratta di un problema che non riguarda solo le aree montane ma generalizzato ai siti di forte pressione turistica. L’overtourism si verifica quando un'area turistica riceve un numero eccessivo di visitatori, tanto da causare problemi significativi sia per l'ambiente naturale che per la popolazione locale. Questi luoghi, facilmente accessibili e promossi da guide, pubblicità e social media, soffrono di una pressione antropica intensa, che mette a dura prova la flora e la fauna locali, compromettendo l'equilibrio ecologico. L'afflusso massiccio di visitatori porta con sé anche le problematiche tipiche delle città come rumore, sovraffollamento e inquinamento: elementi che contrastano con l'essenza stessa della montagna. Il contrasto che si genera causa spesso una perdita dell’identità culturale della comunità locale, costretta ad adattare le proprie tradizioni e stili di vita per soddisfare le esigenze della domanda turistica. Senza dubbio il turismo genera degli importanti indotti economici per le comunità montane; al contempo l'economia può diventare eccessivamente dipendente dal turismo, rendendo vulnerabile la comunità a fluttuazioni stagionali o eventi che possano ridurre l'afflusso turistico.

L'attuale tendenza a concentrarsi su poche zone ben conosciute non solo impoverisce l'esperienza dell'escursionista, riducendo la montagna a uno scenario turistico simile a un parco urbano, ma impedisce anche di scoprire altri luoghi che possono riservare, se non l’impressione dei primi pionieri, senza dubbio emozioni intense di wilderness. La montagna infatti offre una varietà di esperienze che vanno ben oltre le mete più note: ci sono sentieri meno battuti, cime meno frequentate e panorami che si rivelano solo a chi è disposto a esplorare con rispetto, consapevolezza ed educazione alla pratica escursionistica.

La soluzione al problema dell'overtourism non crediamo risieda nell'imporre divieti o limitazioni tramite prenotazioni o costi d'accesso (rendendo la fruizione del bene elitario), ma piuttosto nell'educare e preparare adeguatamente i visitatori. Dotare gli escursionisti delle competenze necessarie per esplorare in sicurezza le aree meno conosciute è fondamentale. Conoscenze come la lettura delle mappe topografiche, l'interpretazione dei bollettini meteo e la comprensione dei rischi legati all'ambiente montano sono essenziali per evitare situazioni pericolose e per godere appieno dell'esperienza: consapevoli di rischi e responsabilità.

GOCCE DI MONATGNA

AKU da sempre si impegna a promuovere un approccio responsabile alla montagna attraverso iniziative e pubblicazioni.
Il progetto “Gocce di Montagna” ideato da AKU e dalle “Aquile” di San Martino, lo storico gruppo di guide trentine, con la collaborazione dell’ApT San Martino di Castrozza, Passo Rolle, Primiero e Vanoi, al fine di intraprendere delle azioni informative riguardo l’uso della risorsa acqua, bene primario nei rifugi alpini e in alta montagna.

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Le sezioni CAI con i corsi stagionali, le guide alpine, le guide di media montagna e le guide ambientali possono svolgere un ruolo cruciale nel processo di informazione, offrendo supporto e conoscenze pratiche. Un approccio consapevole non solo ridurrebbe la pressione sulle zone più popolari aprendo ad altri sentieri, ma favorirebbe anche un turismo più equilibrato. Solo esplorando con rispetto e curiosità le aree meno battute, le montagne e zone naturali dietro casa si può scoprire l'anima autentica della montagna, fatta di silenzi, spazi solitari e bellezza.
Per avere una guida facile e maneggevole AKU ha riunito tutti i consigli migliori in un unica pubblicazione che puoi scaricare e leggere: The Out-book.
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